Il modo per diminuire il nostro disagio non è eliminare o quanto meno diminuire ciò che ci mette in difficoltà, ma far crescere in noi una sempre maggiore capacità di far fronte al disagio, ciò che viene ai nostri giorni chiamato resilienza. Qualcosa che il nostro organismo è assolutamente in grado di realizzare, tramite il processo che viene chiamato “ormesi”.
Letizia e Stefano Carboni
Molto semplicemente, si tratta solo di stare in modo aperto e accogliente con la nostra esperienza, con tutto ciò che sperimentiamo durante la meditazione e, grazie a questo, fare amicizia con noi stessi, che è il senso stesso della meditazione e, in alcune tradizioni, la traduzione della parola stessa. Non dimenticando mai che, diversamente da qualsiasi altro aspetto nella vita, nella meditazione non c’è modo di sbagliare!
Il mondo che percepiamo dipende dalle “ipotesi migliori” del cervello, sulla base delle esperienze passate e delle convinzioni alle quali tali esperienze hanno dato forma.
Ciascuno di noi è portato a pensare di vedere le cose così come sono, di essere obiettivo. Ma la verità è un’altra: vediamo il mondo non come esso è, ma come noi siamo, come siamo condizionati a vederlo. Quando descriviamo quello che vediamo, in realtà descriviamo noi stessi, le nostre percezioni, basate sulle nostre convinzioni.
In un recente spunto di riflessione abbiamo condiviso un modo gentile per portare al nostro organismo rilassamento ed energia attraverso il respiro, in particolare attraverso la pratica del Respiro di coerenza.
Vorremmo oggi suggerire alcune indicazioni su come avvicinarsi a questa pratica, che nella nostra esperienza è di grande aiuto nel riequilibrare il nostro sistema nervoso, generando in noi calma ed energia allo stesso tempo.
Grazie a una delicata influenza sul respiro possiamo portare al nostro organismo rilassamento, energia e armonia. Il respiro rappresenta infatti un ponte tra la mente conscia e le funzioni automatiche dell’organismo, e ci permette così di avere un accesso diretto e di influenzare il nostro sistema nervoso autonomo: grazie a questo, attraverso il respiro, possiamo riportare equilibrio in noi stessi, come testimoniano discipline antiche come lo yoga.
Grazie a una delicata influenza sul respiro possiamo portare al nostro organismo rilassamento, energia e armonia. Il respiro rappresenta infatti un ponte tra la mente conscia e le funzioni automatiche dell’organismo, e ci permette così di avere un accesso diretto e di influenzare il nostro sistema nervoso autonomo: grazie a questo, attraverso il respiro, possiamo riportare equilibrio in noi stessi, come testimoniano discipline antiche come lo yoga.
Possiamo seguire il sentiero spirituale contenti di essere ciò che abbiamo scelto di essere, di fare la vita che abbiamo scelto di fare, accogliendo anzitutto noi stessi per ciò che siamo in questo momento. Il primo passo sul sentiero è infatti essere appagati e in pace con noi stessi, in pace con ciò che la vita ci ha dato, ora e fino ad ora, e semplicemente vivere, senza cercare di cambiare nulla.
Tutto quello che pensiamo, sentiamo, diciamo e facciamo da un momento all’altro, nonché ciò che siamo e come ci comportiamo, alla fine dipende dall’interazione tra attenzione e consapevolezza. La presenza rappresenta l’interazione ottimale tra queste due funzioni, quindi coltivare la presenza può trasformare il nostro modo di pensare, sentire, parlare e agire, e cambiare le cose in meglio. Può letteralmente trasformare chi siamo.
Assumere una postura seduta eretta e rilassata è una pratica in sé e per sé ed è una condizione essenziale per praticare la meditazione seduta. La mente può calmarsi solo se il corpo si trova in una posizione tranquilla e stabile. Il meditante lavora con le energie sottili del corpo, che possono fluire liberamente soltanto quando la colonna vertebrale è eretta. Oltre a favorire il flusso dell’energia, essere seduti eretti e aperti comunica alla mente un senso di dignità.
Per poter sviluppare il processo di meditazione in tutta la sua profondità, è necessario prendersi cura di alcuni aspetti. Tra questi, un aspetto fondamentale è fare in modo che il nostro sistema corpo-mente sia quanto più possibile in uno stato di equilibrio e armonia.
Questo su un piano energetico significa che non siamo né troppo stanchi, con poca energia e spenti, né troppo agitati. Su un piano emotivo questo implica invece che non siamo sopraffatti da preoccupazioni, da problemi apparentemente irrisolvibili o situazioni di conflitto nell’ambiente in cui viviamo.