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Spunti di riflessione parte #7
TOCCARE LA TERRA
(Immagine tratta da What Is Dependent Origination?)

Le meditazioni guidate di questa settima parte del nostro percorso si fondano sulla visione profonda dell’interessere e sulla pratica del Toccare la Terra, in particolare sui Tre Toccare la Terra che Thich Nhat Hanh ci ha offerto.

La pratica del Toccare la Terra ci aiuta a sentire che non siamo un sé separato, che siamo in contatto con ogni cosa e ogni persona nel passato, nel presente e nel futuro, che facciamo parte di una rete di vita, a cui toccando la terra ci affidiamo, ci abbandoniamo, e di cui sentiamo tutto il sostegno.

Sentiamo che non siamo soli, siamo una goccia d’acqua in un fiume di vita che viene dal passato, scorre nel presente e scorrerà per sempre nel futuro, e siamo connessi con ogni cosa e persona nel presente.

Questa pratica ci aiuta a guardare in profondità nella natura impermanente e priva di sé di ogni cosa. È fondamentale mettere da parte per un po’ l’intelletto e i pensieri, aprire il cuore, ascoltare con tutto il cuore le parole che saranno lette e praticare con tutto il corpo, che si mette in contatto con la Terra, e attraverso la Terra sentire la connessione con la rete di vita di cui siamo parte.

Quando tocchiamo la Terra diventiamo piccoli, con l’umiltà e la semplicità di un bambino. Quando tocchiamo la Terra diventiamo grandi, come un albero antico che affonda le sue radici nella terra e si abbevera alla fonte di tutte le acque. Quando tocchiamo la Terra, inspiriamo tutta la forza e la stabilità della Terra ed espiriamo la nostra sofferenza, i nostri sentimenti di rabbia, odio, paura, inadeguatezza e dolore.

In questo video (con sottotitoli in italiano) puoi ascoltare l’introduzione di Sister Eleni alla pratica del Toccare la Terra: https://vimeo.com/460716811

LA CONNESSIONE TRA VERITÀ RELATIVA E VERITÀ ASSOLUTA

“A livello della verità convenzionale, relativa, riusciamo vedere i concetti di inizio e fine, nascita e morte, essere e non essere, identità e nulla, che sono coppie di opposti: io e tu, padre e figlio non sono intercambiabili, sono distinti gli uni dagli altri. Ma quando osserviamo da vicino non vediamo più in questo modo, vediamo che le cose si compenetrano, il padre è dentro il figlio, il figlio dentro al padre, non si può rimuovere il padre dal figlio.

Così passiamo al secondo livello di verità, che si chiama verità assoluta, e a questo livello non c’è inizio né fine, non c’è nascita né morte: i concetti di essere e non essere vengono rimossi e c’è totale libertà in questo. I due tipi di verità sembrano contraddirsi a vicenda, ma c’è un nesso, una via che collega la verità convenzionale con la verità assoluta, e così disegniamo come una Z di Zorro! Questa linea rappresenta la pratica della meditazione, che può portarci dalla verità relativa a quella assoluta”. (…)

(Estratto dall’insegnamento ascoltato insieme nella Condivisione di domenica scorsa, presente sul canale di Plum Village all’indirizzo https://youtu.be/4jWcnXrnGhE, che puoi trovare, con inclusa una revisione dei sottotitoli in Italiano, anche a questo link: https://vimeo.com/832900066/8309bcbe9e)

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