Dopo aver posto l’accento sulla consapevolezza delle sensazioni, il lasciar andare e il lasciar essere, in questa quinta parte ci dedicheremo alla consapevolezza della mente, che nel buddhismo viene considerata il sesto dei sensi.
L’approccio contemplativo alla mente non è concettuale ma esperienziale: non è orientato al contenuto delle emozioni, al loro significato o alle strutture psicologiche che sono alla loro base. Consiste nell’aprirsi alle emozioni in modo diretto, aprirsi alla loro energia, senza cercare di scoprirne il significato.
Nelle meditazioni che pratichiamo in questa parte del percorso, accompagnati da una serie di indicazioni, potremo accogliere e abbracciare con un cuore aperto le emozioni salutari e non salutari che emergono in noi, in modo da calmarle e poter così guardare in profondità in esse, per poterne comprendere la natura e trasformare ciò che ha bisogno di essere trasformato.