“Se guardiamo le persone che ci hanno inflitto tanta sofferenza, possiamo vedere che anche loro soffrono, che sono intrappolate in una situazione in cui non possono essere davvero felici. Allora la compassione sorge nel nostro cuore. Quando la compassione sorge nel cuore possiamo perdonare. La volontà di perdonare non basta: anche se vuoi perdonare, non puoi perdonare. Soltanto una vera comprensione può portare il perdono” (Thich Nhat Hanh)

A volte non riusciamo a perdonare noi stessi e ci portiamo dietro un vecchio rancore che ci fa soffrire. Oppure proviamo a lungo risentimento verso un’altra persona. Vorremmo tanto perdonarci e perdonare, ma non ci riusciamo.

L’ostacolo principale al perdono è vedere noi stessi e gli altri come entità separate. Guardando in profondità in tutto ciò che ha dato forma alla nostra vita, possiamo allora riconoscere che ognuno di noi è frutto di infinite cause e condizioni, che siamo tutti collegati gli uni agli altri dalla nostra umana fragilità, dalla nostra umanità condivisa.

In questo ritiro, attraverso l’ascolto di insegnamenti, esercizi e pratiche, potremo fare esperienza di questa visione profonda e rendere così sempre più radicata e viva in noi la realtà dell’interessere, che costituisce il cuore stesso del perdono, lasciando che emergano sempre più compassione e pace verso noi stessi e coloro che abbiamo accanto. 

Questo ritiro è dedicato a praticanti che hanno già familiarità con la meditazione e con l’insegnamento di Thich Nhat Hanh, in particolare con la pratica dei Tre e dei Cinque Toccare la Terra.

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