ACCOGLIERE IL RESPIRO
A volte fraintendiamo l’invito a mantenere l’attenzione sull’oggetto di meditazione – ad esempio il respiro – come se dovessimo aggrapparci a qualcosa. In realtà, è il contrario. Più cerchiamo di afferrare quell’oggetto, più facilmente se ne scivola via, come fosse una saponetta bagnata che cerchiamo di stringere tra le mani.
Mantenere l’attenzione sul respiro significa semplicemente tenerlo delicatamente a mente, “ricordarlo” (“ricordare” è proprio il significato del termine pali “sati”, che in genere traduciamo con “consapevolezza”).
È come creare con le mani una piccola coppa all’interno della quale la saponetta bagnata – il respiro – può appoggiarsi delicatamente. In questo modo, possiamo offrire uno spazio di ascolto a qualcosa che è già presente in noi, notte e giorno, e che ha solo bisogno di essere riconosciuto e accolto, così com’è, momento dopo momento.