A fianco della pratica formale della meditazione, dei rilassamenti e dei movimenti in consapevolezza, in questa prima parte del percorso porteremo la stessa cura al corpo nelle varie attività della vita quotidiana, in modo da portare sempre più rilassamento e presenza in ogni momento della nostra vita. Lo faremo attraverso alcune indicazioni che riceveremo ogni settimana e che potremo sperimentare giorno dopo giorno.
LA POSIZIONE DEL CORPO INFLUENZA LA MENTE
In questa prima parte del percorso, quando riesci, senza metterti pressione, puoi portare la consapevolezza al corpo nelle diverse situazioni quotidiane e sentire che effetto fa: in fila al supermercato, mentre aspetti l’autobus o il treno, al computer, a tavola ai pasti, ecc.. Ad esempio, come sei seduta/o? I piedi sono ben appoggiati sul pavimento? La schiena è eretta e rilassata? Oppure il bacino è un po’ scivolato in avanti e il corpo si è un po’ incurvato? Osserva con curiosità, se possibile senza aggiungere alcun commento. Poi, aiutandoti con il respiro (in particolare, allungando un pochino l’espirazione), puoi rilassare le diverse parti del corpo e ritrovare una posizione in cui puoi stare in piedi o seduta/o comoda/o e allo stesso tempo aperta/o, con la schiena allungata. Osserva come ti senti rispetto a prima. Puoi così fare esperienza di come lo stato del corpo influenzi lo stato della mente, e gradualmente mantenere il corpo quanto più possibile in una posizione che ti fa sentire bene. Ti suggeriamo di prendere nota, con leggerezza, di ciò che osservi, in modo da tenere traccia di come si evolve la tua pratica lungo il percorso.
NON DIMENTICARTI DI SORRIDERE!
“A volte un momento di gioia fa nascere in te un sorriso, ma altre volte un tuo sorriso può far nascere in te un momento di gioia” – Thich Nhat Hanh
Spesso la mente influenza il corpo, ma allo stesso tempo possiamo lasciare che il corpo, ad esempio grazie a un sorriso, influenzi la mente. Possiamo sorridere senza motivo e la gioia apparirà. Può sembrare strano, soprattutto se non amiamo sorridere o se abbiamo bisogno di un motivo per sorridere. Ma la cosa interessante è questa, ed è supportata dalla scienza: quando sorridiamo, il nostro cervello rilascia i cosiddetti “ormoni della felicità”: endorfine, dopamina e serotonina. A quanto pare, il cervello non sa distinguere tra ciò che è reale e ciò che non lo è. Quindi, anche quando sorridiamo senza un motivo, anche il cervello sorride, pensa che siamo davvero felici e rilascia comunque quelle sostanze chimiche.
Nei prossimi giorni, di tanto in tanto prova a mantenere sul viso un sorriso per almeno 10 secondi e osserva come muta lo stato del tuo umore. E’ anche un modo per entrare in contatto con il corpo ed essere presenti. Non abbiamo bisogno di un motivo per sorridere. Al contrario, sorridiamo per creare un motivo per essere felici!
